Lode e Preghiera
Primavera 2025
Oppure scopri come investire nel GBU
Editoriale
di Luigi Palombo, staff GBU Milano
Mi chiedo, quale voto daresti a te stesso da 1 a 10 per quanto bene riesci a servire Gesù?
Se il punteggio fosse basato su quanto sei audace come evangelista, quanto vivi per Gesù piuttosto che per te stesso, quanto vuoi servire nel GBU e condividere il vangelo all’università, quale voto daresti a te stesso da 1 a 10?
Abbiamo così tanti impegni, e parlare di Gesù è così scoraggiante, e comunque pochissime persone sembrano interessate a sentir parlare di lui. Non si può semplicemente andare avanti e vivere per me stesso, concentrarmi sui miei studi e basta come tutti gli altri?
Le parole di Gesù
E poi leggiamo le terrificanti parole di Gesù:
“Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.”
Marco 8:34
E poi al versetto 38:
“Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli.”
Sappiamo bene che spesso ci vergogniamo delle sue parole, e sentendolo parlare così ci fa andare nel panico e pensare: “AIUTO! Quando Gesù ritornerà si vergognerà di me?!”
Paura!
Ma come quelli di noi che erano presenti alla Formazione hanno visto da Marco capitoli 8-10, Gesù non vuole che il nostro servizio a lui quest’anno sia governato principalmente dalla paura.
Sa che se il nostro ingresso in paradiso dipendesse da quanto bene lo abbiamo servito da 1 a 10, nessuno di noi avrebbe un punteggio abbastanza alto per entrarci.
“È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per [noi] entrare nel regno di Dio”
Vuole piuttosto che comprendiamo che è impossibile per noi servirlo come dovremmo con le nostre sole forze. La nostra salvezza eterna è assicurata non perché siamo abbastanza bravi ma per il prezzo del proprio sangue egli ha pagato, il prezzo d’ingresso al nostro posto.
GBU Milano
Parlo a nome dei GBU di Milano e Bergamo, testimoniando con gioia ciò che Dio ha fatto nei nostri gruppi.
Abbiamo vissuto un tempo di forte crescita, sia in termini relazionali che spirituali. Gli incontri si sono intensificati: non solo tra coordinatori e staff, ma anche tra tutti i membri coinvolti negli SBI. Questo ci ha aiutato tantissimo a conoscerci meglio, costruire amicizie più profonde, rafforzare l’unità e migliorare la comunicazione all’interno del gruppo.
Ogni persona è stata una risorsa preziosa nelle mani di Dio: c’è chi ha dato una mano durante gli SBI, chi ha portato da mangiare agli eventi evangelistici, chi si è occupato della logistica, chi ha appeso volantini e chi ha gestito i materiali. È stato bellissimo riscoprire quanto sia fondamentale camminare insieme, edificarsi a vicenda con la Parola, pregare in modo specifico e condividere testimonianze su ciò che il Signore stava facendo nei vari atenei — anche perché, come sapete, l’università di Milano è molto distribuita e non tutti frequentiamo lo stesso polo.
Conoscersi meglio è stato anche essenziale per accogliere nuovi studenti che si sono presentati ai nostri eventi evangelistici. In particolare, abbiamo organizzato due eventi in stile conferenza universitaria, durante i quali abbiamo conosciuto diversi studenti interessati che poi hanno iniziato a frequentare gli SBI. Preghiamo di continuare a vederli, e soprattutto che possano incontrare personalmente il Signore.
Sono molto grata per l’opportunità di realizzare questi eventi, che si sono rivelati veri catalizzatori per costruire relazioni e introdurre i nuovi arrivati nella vita del gruppo.
Ma non è tutto! Da questa primavera abbiamo investito molto di più nella promozione: oltre agli inviti personali, ci siamo posizionati per più giorni davanti all’università con un banchetto evangelistico, rendendo il GBU visibile e presente nel contesto universitario. A un certo punto siamo persino finiti in un meme dei comunisti… per dire quanto ci si notava!
È stato particolarmente bello vedere che, per una volta, il nostro fantastico staff ha potuto prendersi un attimo di respiro, mentre noi studenti ci siamo fatti carico del banchetto e della testimonianza pubblica.
Un’altra cosa che riempie di gioia il cuore: fino all’anno scorso non esisteva un gruppo GBU né all’Università Statale di Milano né a Bergamo. Quest’anno, invece, sono nati entrambi i gruppi e stanno crescendo bene! Non potremmo esserne più grati. In particolare, il gruppo di Bergamo è frequentato da molti studenti non (ancora) credenti, ed è emozionante vedere come il Signore si stia muovendo nei loro cuori e poter essere testimoni di questo processo.
Lode
Partecipazione dei credenti ai GBU, amicizia e unità del gruppo, presenza alla preghiera, nuove persone conosciute con cui abbiamo testimoniato, persone non (ancora) credenti che ci frequentano (sia agli SBI che in amicizie personali universitarie!)
Preghiera
GBU Piacenza
Quest’anno a Piacenza è stato complicato ma allo stesso tempo edificante. Siamo un gruppo piccolo e affrontiamo come principale difficoltà quella di non poterci incontrare in università (perché Cattolica) e questo rende difficile farsi conoscere o organizzare attività. Appena dopo la Formazione di quest’anno abbiamo organizzato una merenda e un volantinaggio in una sede diversa dalla nostra e, nonostante in seguito non siano venuti i ragazzi con cui abbiamo parlato, è stata ugualmente un’esperienza che ci ha uniti e dato un po’ di coraggio.
Durante il resto dell’anno abbiamo comunque continuato a incontrarci cogliendo l’occasione per confrontarci, pregare e continuare a studiare. Sicuramente questo ci ha reso uniti come gruppetto e ci ha dato modo di conoscerci meglio nella speranza di poter usare anche questo come testimonianza.
Lode
Siamo un gruppo piccolo (4 membri) ma sempre presenti e con il desiderio di incontrarsi. Pochi ma fedeli e questo è incoraggiante e rende ogni incontro interessante.
Preghiera
Chiediamo di pregare perché si possano aprire delle strade percorribili per rendere il nostro gruppo più attivo in università in modo da riuscire a coinvolgere altri studenti.