Incontro Proclama IBEI
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Il terzo convegno annuale del network Proclama, tenutosi il 6 e il 7 Febbraio nella struttura dell’Istituto Biblico Evangelico Italiano di Roma, ha visto la partecipazione di 13 persone: 5 staff GBU, 1 laureato neozelandese impegnato a Siena con il GBU nel programma Interaction, 3 studenti e 4 laureati che hanno a cuore la proclamazione del Vangelo nelle università.
Nel 2014, il primo convegno ha raccolto l’adesione di 4 staff più un laureato; nel 2015 erano presenti 4 staff, uno studente e 3 laureati.
Ad oggi, le persone incluse nella mailing-list interna di Proclama sono più di 20.
Basterebbero questi dati per testimoniare la crescita dell’interesse attorno a questo progetto che non ha nessuna pretesa se non quella di offrire opportunità di comunione e formazione a chiunque si voglia impegnare nell’annuncio pubblico del Vangelo tra studenti.
Per me e Giovanni Donato, coordinatori di Proclama, la crescita della rete è sicuramente un incoraggiamento, soprattutto in vista della prossima conferenza Europea del network dal quale Proclama prende ispirazione: FEUER, Fellowship of Evangelist in the Universities of EuRope. Per la prima volta questa conferenza si terrà in Italia, a Montesilvano, dal 3 al 7 novembre 2016 e noi italiani avremo un numero maggiore di posti disponibili.

Sono stati 2 giorni, poco meno di 24 ore in realtà, abbastanza intensi. Si è cercato di sfruttare al meglio il poco tempo disponibile per discutere il ruolo e la chiamata dell’evangelista, per considerare come presentare efficacemente un messaggio evangelistico, per presentare approcci pratici alla proclamazione nelle università, per offrire modelli di interventi evangelistici appropriati agli ambienti universitari e per “esercitarsi” in piccoli gruppi: ogni partecipante ha avuto l’opportunità di presentare un breve intervento evangelistico in un gruppo di 4 o 5 persone per poi ricevere feedback allo scopo di valutare e migliorare il lavoro svolto.

Credo che Proclama rappresenti un’occasione unica in Italia per chi abbia a cuore l’evangelizzazione delle Università e si senta chiamato a un ministero di proclamazione pubblica. La possibilità di imparare gli uni dagli altri, condividere esperienze positive e negative ed essere incoraggiati in questo difficile compito è indubbiamente edificante.
Alla fine del convegno ogni partecipante si è sentito stimolato a sviluppare il proprio dono con una rinnovata fiducia nella potenza del Vangelo, anche quando i risultati non sono quelli che speriamo!

Chiunque fosse interessato ad avere maggiori notizie per pregare e sostenere questo progetto, o per diventarne parte, non esiti a contattare me o Giovanni Donato.

Francesco Schiano
(staff GBU)

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Mi chiamo Fjorilda e vi scrivo dalla lontana, freddissima ma bellissima Riga, Lettonia.
Mi trovo qui quest’anno per il programma InterAction e mi occupo degli studenti internazionali.
Prima di partire non sapevo quasi nulla della Lettonia, e i miei amici mi avevano detto cose spaventose, del tipo: mangerai per tutto l’anno solo cavolo, patate e carne; fa freddissimo e la maggior parte dell’anno è buia; la gente è fredda…
Triste per tutto ciò che avevo sentito e di lasciare la mia Roma, i miei amici, i miei ministeri, ma con tanta gioia di servire il Signore tra studenti in un contesto diverso dal mio, una nuova esperienza, sono partita facendomi forza e coraggio verso questo nuovo posto a me sconosciuto.
Arrivata in aeroporto, la mia collega mi aspettava con un mazzo di fiori e un sorriso gioioso. Io ho aperto le braccia e ci siamo abbracciate come due vere amiche; poi lei mi ha aiutato a portare la valigia, ha iniziato a spiegarmi come funzionavano i mezzi pubblici, i negozi e in generale la vita a Riga… Ecco, non era affatto una persona fredda.
Ho conosciuto la mia coinquilina, il mio team leader InterAction, altri colleghi e il mio segretario generale e non erano affatto freddi.
A dire il vero con il cibo ho avuto grossi problemi ma sembra che ora abbia iniziato ad apprezzarlo.
Per il freddo sì, mi vesto con tanti strati come la cipolla, che poi non sono manco in grado di camminare tanto mi pesano i vestiti, ma la gioia di sperimentare cose nuove, per esempio camminare sul mare ghiacciato, vince il freddo.
Per quanto riguarda il lavoro, ho dovuto iniziare da zero, un lavoro pioneristico. Non c’era un team, non c’erano studenti locali che avevano a cuore l’accoglienza di quelli internazionali, o magari non sapevano come fare, non essendo per cultura caldi e spontanei.
Non sapevo da dove iniziare e mi sentivo sola.
Ho iniziato a fare amicizia con i miei compagni di classe all’università per stranieri e ho proposto l’idea di avere un ”Homework coffee club”, cioè dopo la lezione di andare in un bar a prendere un caffè tutti insieme, fare i compiti e dopo una passeggiata per esplorare la stupenda città. L’idea è stata accolta con entusiasmo da tutti e così è iniziato il mio ministero.
Ho sviluppato le amicizie con loro e poi li ho invitati a studiare la Bibbia insieme, loro hanno invitato altri amici e così è iniziato un gruppo di studio biblico per curiosi, circa 8 persone.
Ho iniziato anche un gruppo di studio biblico con quattro ragazze musulmane. Onestamente ero un po’ spaventata di non essere in grado di guidare un gruppo del genere poiché non avevo tanta esperienza con i musulmani, ma ho visto la grazia di Dio, la sua mano ha guidato ogni cosa e mi ha dato la saggezza e l’umiltà di rispondere con onestà e dire a volte che non avevo una risposta.
E’ molto incoraggiante vedere questi ragazzi crescere nella loro conoscenza di Gesù, vedere come le loro opinioni su Gesù sono cambiate dal primo studio a ora.
Sempre nel corso di lingua ho incontrato una ragazza dalla Lituania, che faceva erasmus qui, e dormiva a Riga in un ostello nei giorni in cui aveva lezione. Ha saputo che ero credente e mi ha chiesto se conoscessi un posto cristiano dove lei potesse stare. Le ho detto che poteva stare a casa mia; questa era la mia opportunità di esprimere l’amore di Cristo con i fatti. Lei mi ha detto di essere atea, ma dalla prima volta che abbiamo parlato è rimasta molto colpita, abbiamo parlato spesso di fede e io ho condiviso il vangelo con lei. Dopo alcuni mesi, a dicembre, lei ha deciso di dare la sua vita a Gesù e a gennaio ha finito il suo semestre erasmus.
In questo ministero puoi incontrare tanti studenti, fare amicizie, imparare tantissimo delle diverse culture ma poi… il loro tempo di erasmus finisce e li devi salutare e iniziare tutto daccapo…
Ma già ho conosciuto nuove ragazze appena arrivate, che ho invitato ai nostri eventi.
Dio è fedele, in ogni cosa, Egli ha risposto ad ogni mia preghiera e sta rispondendo alla mia preghiera di portare persone che volessero impegnarsi e diventare parte del team, così da non dover fare tutto da sola. Una ragazza dalla Germania, appena arrivata, e due ragazzi dello studio biblico vorrebbero fare parte del team.
Adesso ci stiamo preparando per la settimana evangelistica a marzo. Siamo entusiasti e non vediamo l’ora che il team dall’Italia venga a darci una mano.
In tutto questo vi dico solo che prima di andare in un posto a servire, dobbiamo sapere che Dio ha visitato quel posto prima di noi, ha preparato ogni cosa per il nostro arrivo, alla fine noi stiamo facendo solo le cose che Egli aveva preparato in precedenza!

Fjorilda Kreku

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In questi giorni sono stati aggiornati le notizie di lode e preghiera dai gruppi! Potete leggere e pregare per ciò che il Signore sta facendo in giro per l’Italia.

In particolare vi segnaliamo le richieste dei gruppi nuovi o che sono ripartiti quest’anno tra cui Catanzaro, Milano e Verona.

Il GBU di Catanzaro è nato da poco ma stiamo vedendo la benedizione del Signore su di esso. Siamo partiti in pochi e ora contiamo più di dieci studenti, abbiamo fatto parecchi inviti a persone che piacendo a Dio in questo nuovo semestre verranno e la nostra gioia è immensa…

Il GBU di Verona ha iniziato quest’anno, dopo qualche anno di pausa, una nuova sfida: quella di formare un gruppo. Per il primo semestre l’obiettivo da raggiungere era quello di fare almeno una o due riunioni, invece il Signore è andato oltre le nostre aspettative. Fino ad ora abbiamo già fatto alcune evangelizzazioni con gli studenti in università…

Il GBU di Milano è appena rinato in un’altra zona della città (Bicocca) e abbiamo iniziato con tanto tanto entusiasmo! Il modo in cui Dio ci ha messi insieme è stato meraviglioso e ha messo nei nostri cuori il desiderio di far conoscere Gesù agli studenti di Milano. Questo primo periodo per noi è stato di esplorazione, per conoscerci tra noi (veniamo da 3 università diverse), per vedere come muoverci nel cercare il luogo dove incontrarci e fare gli eventi, ecc…

Trovate anche notizie da Urbino, Bologna, Potenza, Siena, Cosenza, Torino, Roma, Firenze e Napoli.