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Oggi alle ore 16.oo inizia il Convegno Studentesco Nazionale GBU.

Oltre 100 partecipanti sono in viaggio per Poggio Ubertini vicino a Firenze per il convegno di quest’anno con workshop, momenti di discussione, preghiera e lode, ma anche tempo libero per musica, attività sportive e socialnetworking!

Il Convegno Studentesco Nazionale (la “Festa GBU”) è aperto a tutti gli studenti universitari e agli studenti dell’ultimo anno delle superiori che stanno pensando di continuare gli studi all’università.

Durante il convegno avremo anche l’assemblea dell’associazione in cui avremo la gioia di rivedere anche molti soci e raccontare a loro il lavoro svolto.

Chiediamo preghiera per questo importante evento!

Delegazione italiana a IFES Presence 2017
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Siamo presenti.

Sono tornata da poco da Presence, il convegno europeo sull’evangelizzazione. Eravamo un bel gruppo di più di 20 dall’Italia e, a primo impatto, Presence ci ha colpiti proprio per la presenza di così tanti studenti credenti (più di 1500) provenienti dalle università di tutta Europa.

Ho mangiato con un ragazzo che è solo nella sua università, in un paese dove i credenti vengono perseguitati, e anche con ragazzi che fanno parte di gruppi molto numerosi. C’erano studenti di ogni corso di studio che si possa immaginare, da tantissime città. Durante il pomeriggio ogni movimento nazionale aveva la possibilità di esporre locandine, giochi, questionari ed eventi che avevano funzionato nel suo paese, in una sorta di “mercato di idee”. Abbiamo avuto così l’opportunità di confrontarci con le altre delegazioni su come condividere il vangelo nelle università. L’Italia ha presentato l’idea dell’aperitopic (aperitivo con discussione a tema) e forse si diffonderà in altri paesi! Abbiamo preso spunto dalla creatività di tante idee originali dagli altri gruppi e nei prossimi mesi questa ispirazione arriverà ai nostri gruppi in tutta l’Italia.

Siamo convinti.

Per me il convegno è stato un momento per riflettere su come costruire il ponte fra la cultura in cui viviamo e le verità in cui crediamo. Abbiamo sentito interventi su temi molto attuali come la sessualità o le tendenze della cultura postmoderna, e ogni volta per me è stata una boccata d’aria fresca ricordarmi che quello che Dio ci offre in Cristo è più buono della pseudo-felicità offerta dalla cultura in cui viviamo. Ho riflettuto molto sulla bontà della buona novella: non offriamo ai nostri amici una speranza effimera e una vita di sacrifici ma la possibilità di conoscere il Dio vivente e di trovare un tesoro che vale più di ogni altra cosa.

L’insegnamento dal libro di Giona e una predica su Giovanni 1 hanno messo in evidenza l’immensità della grazia di Dio. Che Dio misericordioso che manda suo Figlio a portare via il peccato del mondo! E che buon Dio che ha misericordia di Ninive e di un profeta riluttante! Questa è una notizia che vale la pena diffondere nelle università, perché è buona notizia per chi crede.

Siamo carichi.

Siamo stati sfidati in tanti modi a Presence: a usare i propri doni e interessi come spunto per parlare di Cristo; essere pronti a condividere questo messaggio con i nostri amici e a invitarli a indagare le fonti bibliche con noi; avere il coraggio di organizzare eventi evangelistici all’università; avere la costanza di perseverare quando non vediamo i frutti e pensare a nuovi modi di diffondere lo stesso vangelo di sempre. Ho visto i miei amici italiani rispondere con tanta maturità a queste sfide, li ho visti riflettere molto e valutare tanti spunti e stimoli. Abbiamo parlato molto delle mancanze culinarie di altre culture, ma abbiamo anche parlato tanto di come applicare le lezioni del convegno al nostro contesto.

Questo gruppo ha un’energia instancabile: abbiamo ballato come scemi (sarà colpa nostra se ‘Andiamo a Comandare’ arriva in Grecia o Romania!) e abbiamo cantato a squarciagola ovunque. Ci siamo fatti riconoscere subito come la rumorosa e divertentissima delegazione italiana. E sorrido pensando che questo è lo stesso entusiasmo che portiamo con noi dentro le università italiane e, con l’aiuto del Signore, tanti vedranno la bontà della buona notizia.

Siamo presenti, siamo convinti e siamo carichi!

Aoife Beville
(GBU Napoli)