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Il GBU esiste per condividere Gesù da studente a studente e vogliamo stimolare e incentivare la creatività con cui i gruppi portano avanti questa missione.

Il GBU, perciò, ha deciso di mettere a disposizione  un fondo per borse ai gruppi GBU per progetti evangelistici, progetti che devono riguardare l’anno accademico 2018/2019 e che dovranno essere sottoposti, entro il 31 maggio 2018, con l’apposito modulo online per essere valutati. Mancano quindi:

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I progetti vincenti saranno comunicati sul sito entro il 30 giugno 2018.

Il fondo potrà finanziare i progetti con una somma che va dai 100 ai 400 euro. Il numero di progetti e la somma precisa dipenderà da ciò che proporrete!

Per essere un progetto vincente dovrà:

  • Essere evangelistico e rispondere all’esigenza di “condividere Gesù da studente a studente”
  • Avere il potenziale di incoraggiare altri gruppi a riproporlo ed essere quindi replicabile
  • Essere valutabile a posteriori: cioè contenere alcuni elementi che permettono di valutarlo alla sua conclusione, per capire se ha raggiunto il suo scopo.
  • Avere un responsabile del progetto (uno dei coordinatori del gruppo)
  • Richiedere un piccolo sforzo economico anche ai membri del gruppo, alle chiese locali o altri (ad esempio laureati). In pratica una parte, anche piccola, del progetto deve essere finanziato con altri mezzi.

Adesso tocca a voi: usate la vostra creatività e tirate fuori idee, forse anche quelle messe da parte in passato per via del costo!

Potete anche prendere spunto dai progetti dell’anno scorso…

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L’anno scorso i gruppi GBU di Milano e di Firenze hanno presentato l’idea di una guida all’università per i nuovi studenti. L’idea è stata finanziata dal fondo per borse ai gruppi 2017/2018 ed è stata realizzata. Abbiamo fatto quattro domande al gruppo di Milano per capire da dove è nata l’idea e come è andata:

Quali bisogni sono stati individuati nell’università?

Il GBU al Politecnico di Milano esiste solo da marzo 2017 e non è ancora stato riconosciuto come associazione nell’università. Era quindi urgente la necessità di segnalare la nostra esistenza all’interno del campus e presentarci come un punto di riferimento per gli studenti interessati a confrontarsi in un contesto aperto e amichevole.
Avevamo anche il desiderio di fare qualcosa di simpatico, utile e gratuito per i nostri compagni, in un ateneo in cui i nuovi arrivati si sentono spaesati e dove anche i veterani spesso non conoscono tutti i dettagli.

Che soluzione è stata scelta?

Abbiamo quindi pensato a una guida al Politecnico: una raccolta di informazioni che non entrasse in competizione con le fonti ufficiali ma si proponesse come una raccolta informale di consigli di prima mano “da studente a studente”.
Sono state selezionate indicazioni su come raggiungere il Politecnico, dove mangiare, una mappa dei vari edifici, aule studio, campi da gioco, copisterie e altri punti di rilievo, oltre che una presentazione del GBU, le sue attività e i nostri contatti. Abbiamo tradotto tutto in inglese in modo da venire incontro ai numerosissimi studenti internazionali e aggiunto dieci simpatici consigli di vita pratica. Es. “Cucina il tuo pranzo, sei giorni di pasta con il tonno non valgono.” oppure “Studia giorno per giorno, datti un limite per le serie di Netflix.”

Qual è stato il risultato?

La guida, un pieghevole di 12 pagine, è stata stampata nel numero di 2500 copie e distribuita all’uscita delle stazioni del treno urbano più vicine al campus.

Diversi ragazzi italiani e stranieri si sono fermati a chiederci più informazioni o semplicemente perché lo facessimo e quattro ragazzi ci hanno scritto su Facebook per sapere i luoghi e gli orari degli incontri. In particolare un ragazzo cristiano francese ci ha conosciuto così ed è diventato un membro attivo e motivato del gruppo.
Molti studenti hanno reagito positivamente alla guida, affermando che fosse un’idea utile e graficamente ben realizzata; tantissime anche le reazioni stupite nel leggere la presentazione del GBU.

Cosa abbiamo imparato?

La distribuzione è stata un’esperienza utilissima, ci ha dato modo esporci all’interno del campus e di testimoniare con molti nostri compagni ma anche di collaborare tra di noi e con l’altro gruppo GBU di Milano (Bicocca). Alla fine ci siamo ritrovati stanchi ma entusiasti e increduli che 2500 studenti avessero potuto leggere del GBU.

Abbiamo imparato a migliorare nell’approccio con gli altri studenti e ad apprezzare i loro consigli su come sviluppare una guida migliore il prossimo anno. Per esempio, riguardo ai consigli per dove mangiare, avremmo potuto chiedere ai locali di segnalare una loro specialità imperdibile. Questo ci avrebbe permesso di presentarci anche alle attività vicine all’università e favorire la creazione di una rete di contatti per futuri eventi del GBU come aperitivi o conversazioni in inglese.

Abbiamo sperimentato il valore del lavoro di squadra e di un buon progetto creativo, ma soprattutto siamo grati al Signore di questa opportunità e siamo sicuri che continuerà a operare grandemente nell’università!

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Dal 27 al 29 marzo 2018 si è tenuto, nell’Università Magna Graecia di Catanzaro, l’evento “La Bibbia in Mostra”. Presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia Generale, si è svolta la mostra che offre una panoramica della Bibbia: il suo contenuto, l’affidabilità del testo dal punto di vista storico-scientifico, il prezioso messaggio di vita offerto da Gesù, lo sviluppo avvenuto tramite la stampa, ecc.
Molto semplice da allestire in quanto vengono utilizzati dei banner roll up, la Mostra può essere esposta in qualsiasi luogo, preferibilmente coperto.

Durante l’evento organizzato dal GBU Catanzaro, c’è stato un breve intervento pubblico svolto da Giovanni Donato che ha suscitato curiosità tra gli studenti. Sono state poste domande, esposti dubbi e perplessità, si è favorito il dialogo, il confronto e in alcuni è nato il desiderio di approfondire il messaggio della Bibbia e di partecipare agli incontri svolti dagli studenti del GBU locale. Sono state anche esposte Bibbie in svariate lingue e regalati dei Nuovi Testamenti.

Anche se le tempistiche iniziali per organizzare il tutto sono state abbastanza ristrette, siamo felici di poter essere stato il primo gruppo in Italia a usufruire di questa risorsa messa a disposizione dal GBU nazionale. Si può affermare che si è trattato di un evento che sicuramente ha offerto una certa visibilità, anche se suggeriamo di poter svolgere la Mostra per qualche altro giorno in più, magari accompagnata da dei sub-eventi (aperitivi, seminari, videoproiezioni, ecc.). Continua a leggere