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La Bibbia è il libro di Dio, valida non soltanto per l’antichità ma anche per oggi. Il problema è che a volte sembra troppo remota per essere di alcuna utilità…

A Bible & Culture vogliamo imparare come pensare in modo intelligente partendo dalla Parola di Dio, per vedere come Dio parla e come vuole che viviamo nella società di oggi. Vogliamo sapere come uscire dalla chiesa ed entrare nel mondo, vivendo in modo integro come seguaci di Gesù.

Tutto questo lo otteniamo scavando nella Bibbia, in profondità, con l’aiuto di alcuni ottimi insegnanti, e nel percorso impariamo sempre di più sul carattere del nostro Dio e Salvatore. Insieme alla Parola di Dio vogliamo anche osservare il mondo, con quello che John Stott chiamava il duplice ascolto: leggere i giornali con un occhio e la Bibbia con l’altro, sempre cercando di capire la nostra utilità, come popolo di Dio, per Lui e per la sua creazione.

Bible & Culture è un momento per gettare delle fondamenta che, speriamo e preghiamo, il Signore userà per edificare la tua vita come suo seguace per il resto dei tuoi giorni.

Bible & Culture si svolgerà a Berlino, dal 28 giugno al 26 luglio 2016. Sul sito di Bible & Culture trovi tutte le informazioni riguardo il posto, i costi e come registrarsi. Ovviamente il programma è tutto in inglese.

B&C1

Ecco la testimonianza di alcuni italiani che hanno partecipato negli anni passati.

Già da studentessa ero a conoscenza dell’esistenza di Bible & Culture e avevo sempre pensato che mi sarebbe piaciuto parteciparvi. L’anno scorso, per una serie di circostanze che il Signore ha preparato, e grazie all’input di qualcuno nel GBU che mi ha detto: “ma perché non ci vai?” mi sono decisa a partire. È stata davvero una buona decisione: non credevo fosse possibile imparare e crescere così tanto nell’arco di quattro settimane! È stata una vera benedizione poter spendere del tempo studiando la Bibbia in modo induttivo ed intensivo, andando a fondo in alcune verità bibliche, imparando rispondere ai problemi della cultura postmoderna con la Bibbia alla mano e a riflettere su quale sia la mia identità in Cristo. Ho anche vissuto preziosi momenti di comunione fraterna, imparando a conoscere persone provenienti da tutta Europa, persone molto diverse da me ma con uno stesso obiettivo: conoscere meglio Cristo ed essere Suoi testimoni nel mondo. Incoraggio i laureati a pregare e prendere in considerazione l’idea di partecipare, quest’estate o nei prossimi anni; è davvero un’esperienza che può cambiare la vita. (Alessia Crispo, Napoli)

Ero davvero incuriosito di poter partecipare a una formazione biblica intensiva per laureati nell’ambito dei GBU internazionali,così ho colto la palla al balzo e sono partito per Berlino in un periodo in cui ero alla ricerca di risposte per il mio futuro, tenendo stretto il desiderio di rimanere legato al GBU anche da laureato e voler continuare a servire il Signore nell’ambito accademico o lavorativo.
Lì ho trovato davvero persone interessanti, provenienti da ogni parte del continente e oltre, con cui è stato bello confrontarsi sulle esperienze e sfide di testimonianza in ambiti culturali molto diversi. La formazione profonda su vari temi metteva in luce come la Bibbia ha permeato le nostre culture nei secoli e non si può escluderla dalle nostre società, perciò il confronto con persone non cristiane e l’affrontare argomenti come ambiente, politica, arte, ecc. (seminari a scelta nella formazione) devono far riferimento alle Scritture per testimoniare in modo efficace della fede in Gesù Cristo!
Un ambiente informale e amichevole, immerso nella natura continentale alla periferia della capitale tedesca, hanno aiutato ad acquisire meglio le tante nozioni imparate, per un riscontro pratico nelle nostre vite e non limitato alla teoria accademica piuttosto fredda.
(Michele Del Giudice, Bari)

E’ stato tutto al di là di ciò che immaginavo, ed anche una gioia aver ricevuto il sostegno di fratelli e sorelle permettendomi di affrontare questo mese intenso.  I corsi sulle tematiche sociali e di attualità (ho frequentato Politica ed Ambiente) sono stati molto utili per analizzare alcune problematiche e capire come approcciarsi ad esse con la Bibbia in mano essendo così più preparati a condividere il vangelo partendo da fatti quotidiani. Riguardo allo studio della Parola, due passi biblici in particolare sono saldi nella mia mente ancora a distanza di quasi due anni: Marco 8:34-38, Osea 6:6. Penso a come “rinunciare a se stessi, prendere la propria croce, e seguire Cristo” significhi in fondo ricercare e desiderare ciò che Dio stesso desidera, bontà e conoscenza di Lui. Prego che tutto ciò sia sempre vivo e vissuto nella vita di tutti i giorni essendo sempre più trasformati ad immagine di Cristo e portando altri a conoscerlo condividendo il Suo vangelo in modo sempre più fedele, rilevante e di impatto. (Andrea Becciolini, Firenze)

Beirut e Parigi
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Nelle ultime settimane il mondo è sotto shock ancora una volta per gli attacchi ai cittadini di Beirut e Parigi. Abbiamo tremato davanti all’orrore della distruzione causata da poche persone con poche armi e pochi esplosivi.
Ovviamente in IFES siamo preoccupati per i nostri fratelli e sorelle in Cristo, studenti e staff, che vivono in quelle città. E siamo grati per le notizie da LIVF Libano e GBU Francia che ci informano che sono tutti sani e salvi.

Sebbene siamo profondamente riconoscenti per la sicurezza di questi amici, soffriamo con i tanti che soffrono davanti all’ignoto, il dolore di aver perso amici cari e famigliari, la confusione e la lotta per restare saldi. Eppure gioiamo perché persone IFES sia a Beirut sia a Parigi ci raccontano dell’immensa differenza che fa la consapevolezza della presenza di Dio:

P, uno studente di LIVF Libano, scrive: ‘Come cristiani, diamo valore a ogni singola vita e ci assicuriamo di non confondere il terrorismo con l’Islam. Cerchiamo di gestire la nostra frustrazione ricordandoci delle mani protettive di Dio. […] E preghiamo di essere dei buoni rappresentanti di pace e speranza per la nostra comunità.’

Elie, Segretario Generale di LIVF Libano, commenta: ‘Per quanto siamo in ansia, confidiamo nel Signore e nella sua fedeltà. L’instabilità della situazione politica e della sicurezza getta un’ombra cupa sulla situazione del Libano. Ma in mezzo a tutto ciò possiamo vedere anche le mani del Signore e la sua grazia nelle opportunità di raggiungere i rifugiati, gli studenti e altri con il vangelo […]’

Joyce, responsabile IFES InterAction a Parigi, aggiunge: ‘E’ indubbiamente molto triste sperimentare un’altra tragedia, considerato che sono passati soltanto 10 mesi dagli ultimi attacchi a Parigi. L’intera nazione continua a essere sotto shock e in lutto, ma forse Dio userà tutto questo per risvegliare il popolo francese dal suo sonno spirituale, sollecitandolo a chiedersi: “Ma qual è il vero senso della vita? Dove stiamo andando?”’

I GBU francesi sono ansiosi di continuare con le attività, convinti che ora più che mai devono essere pronti a rispondere a queste domande. […]
Alla luce di questi eventi, gli studenti GBU a Montpellier hanno cambiato il tema dei loro prossimi incontri per parlare degli attacchi. I nuovi argomenti includono: in che modo i cristiani dovrebbero reagire agli attacchi, se la vendetta è giusta, se ci sono limiti al perdono e l’atteggiamento nei confronti degli stranieri.

Vorrei concludere con una breve riflessione di Jamil, Segretario Regionale per la regione MENA (Medioriente e Nord Africa): ‘I recenti attacchi dimostrano che il terrore non ha limiti. Questo smaschera la nostra vulnerabilità, ma ci aiuta anche a essere coscienti dell’inferno che milioni di uomini e donne affrontano nella regione MENA. Gli eventi di Parigi non sono nient’altro che i detriti del tumulto nel mondo arabo-islamico e nessuno può misurare il pericolo o la durata di ciò che sta accadendo. Nella regione MENA continuiamo a nutrire la speranza in mezzo alla tempesta. A volte, nella mia incredulità, scopro che il Signore è andato avanti a noi, ha già aperto porte e trasformato cuori. Per esempio, abbiamo avuto due incontri a ottobre, uno in una località che non posso menzionare e un altro in Syria. A ognuno di questi eventi erano presenti circa 80 studenti. E’ un miracolo. Ci ricorda anche quanto Dio può fare con il poco che gli offriamo. E’ la speranza nelle sue promesse che ci spinge ad andare avanti.
Preghiamo che il Signore ci dia la forza e la perseveranza di essere sale e luce in un mondo devastato.

Trovi l’articolo originale su ifesworld.org

 

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FEUER (fuoco, in tedesco). Rende bene l’idea della passione, la forza e la velocità con la quale FEUER sta portando avanti eventi di missione (settimane evangelistiche) in tutta Europa. Nella prima metà di quest’anno  ci sono stati eventi FEUER in più di 150 università in 30 Paesi europei. Anche se la maggior parte degli eventi sono stati in Inghilterra,  ce ne sono stati 3 in Albania, 2 in Danimarca, 10 in Norvegia, 2 in Serbia e Montenegro, 5 in Spagna, 2 in Ucraina e altri in Moldavia, Bielorussia, Bosnia, Olanda, Austria, Svezia e Svizzera.


EUS Serbia, Credo Sweden, CCX Ukraine

Marko dalla Serbia scrive, ‘Novi Sad è la seconda università più grande della Serbia. E’ molto secolare. Abbiamo tentato in tutti i modi di organizzare un dibattito all’università, ma la proposta non è stata accolta. Però non ci siamo scoraggiati. Abbiamo invece affittato lo spazio in uno dei bar più popolari al centro dell’università!

‘Il tema della settimana era “La Ricerca”. Lunedì c’è stato il dibattito con una Società Atea e sono venute circa 100 persone. Mercoledì e giovedì c’erano circa 70 studenti di cui il 40% non credenti. E’ stato incredibile vedere la stanza pieno per quattro sere di fila. Ventidue nuovi studenti hanno lasciato il loro contatto.’

[…]
La primavera scorsa, gli studenti di CCX Ucraina a Kharkiv hanno organizzato la loro prima settimana evangelistica nell’Università Centrale e hanno visto quanto Dio sia all’opera tra gli studenti! Nel corso della settimana circa 250 studenti hanno ascoltato il vangelo e 10 di loro hanno risposto alla chiamata di dedicare la loro vita al Signore.

Ora a Kharkiv stanno svolgendo la seconda settimana evangelistica (2-6 November). Il tema è «Cristianesimo senza Censura». Gli organizzatori scrivono con grande entusiasmo a proposito dell’autorizzazione di svolgere gli eventi in tre campus: ‘Potremo parlare agli studenti di Dio e invitarli con urgenza a seguire Cristo – e questo è un miracolo! E questa grande opera di Dio ha unito gli sforzi di 10 chiese e circa 60 persone in un’unica missione: la missione nell’università.

Pregate che il progetto porti frutto e le chiese di Kharkov accolgano gli studenti neo convertiti.’

In questi giorni c’è la conferenza annuale di FEUER, in Francia: 100 evangelisti da 36 Paesi europei ed euroasiatici si riuniranno dal 6 al 9 novembre e l’evento sarà seguito da settimane evangelistiche in Albania, Francia e Svizzera. Pregheresti per la formazione di questi giovani evangelisti e affinché le vite di molti non credenti siano toccate in questi giorni?

Dall’Italia partecipano Francesco Schiano (Staff Napoli) e Paul Chatfield (Staff Torino). Entrambi fanno parte del network PROCLAMA  del GBU italiano che condivide gli scopi e la visione di FEUER ma nel contesto italiano.

Continua la lettura sul sito IFES (Inglese-Francese-Spagnolo)

I delegati GBU alla IFES World Assembly 2015
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Dal 22 al 30 luglio una delegazione GBU è presente all’assemblea mondiale della International Fellowship of Evangelical Students (IFES) di cui siamo membri dagli anni ’50.

Siamo nella cittadina di Oaxpetec in Messico in un centro di conferenze e turismo insieme a più di 1000 delegati da 158 movimenti nazionali. Credo che solo alle Nazioni Unite si possa trovare una tale varietà di nazioni e qui l’atmosfera è sicuramente molto diversa :-). L’obiettivo è testimoniare di Gesù in ogni università del mondo. Testimoniare significa anche rispondere ai problemi degli studenti e alle sfide presenti nei singoli paesi. Si parla di testimonianza, ma anche di amore per il prossimo, cura del pianeta, giustizia sociale, ecc.

Culture diverse, modi di fare diversi, lingue diverse… una ricchezza incredibile. Puoi pranzare seduto con un nepalese, un koreano, un messicano e un nigeriano e mezz’ora dopo pregare in piccoli gruppi con un brasiliano, canadese, russo e ucraino.

L’assemblea mondiale avviene ogni 4 anni e serve per discutere e votare la direzione e le scelte strategiche di IFES, ma anche per confrontarci su tematiche che riguardano l’università nel mondo e la testimonianza di Gesù al suo interno.

Potete seguire in tempo reale su:

https://www.facebook.com/ifesworld

La parte studentesca della nostra delegazione, Carol e Luca, cercano di condividere qualcosa sulla pagina facebook:

https://www.facebook.com/carolinmexico2015