Il vangelo in ogni occasione
“Insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole!” (2 Tim 4:2)
Con queste parole, Paolo esorta Timoteo a predicare la Parola in ogni momento, che sia buono o cattivo. E se ci pensiamo bene, il momento in cui Timoteo lesse queste parole non era dei migliori: Paolo era in prigione, abbandonato da molti e vicino alla morte (4:6-10). Inoltre, erano tempi difficili, come scriveva Paolo (3:1): all’epoca, come oggi, molti erano amanti del piacere anziché di Dio (3:5-6). Eppure qual è l’esortazione?
Predica la Parola, proclama il vangelo, condividi Gesù in ogni occasione, a prescindere dalle circostanze!
Mi chiedo quanto spesso, pensando che non sia il momento migliore, ci tiriamo indietro dal condividere Gesù. “Ah, adesso non è il caso, mi sento uno straccio, come faccio a condividere Gesù?”. “Ma dai, certamente adesso non è il momento perché ancora non lo conosco molto bene, prima devo instaurare una vera amicizia”. Chiaro, vogliamo avere discernimento, sensibilità e guida dello Spirito Santo nel condividere il vangelo, ma, almeno nella mia esperienza personale, troppe volte mi sono trattenuto dal condividere Gesù perché pensavo che il momento non fosse favorevole.
Prova a pensare per un attimo al momento più favorevole che possa esserci: magari sei in pari con lo studio, fisicamente ti senti in forma, i tuoi compagni di corso sono molto aperti a parlare di Gesù e ti fanno domande riguardo alla tua fede. Beh, come non condividere Gesù in questa occasione favorevole? Adesso però pensa al momento più sfavorevole che possa esserci: l’esame non è andato un granché, quel fastidio allo stomaco si fa sentire e i tuoi compagni di corso sembrano apatici a tutto ciò che riguarda la spiritualità. Condividi Gesù anche in questa occasione sfavorevole!
Ma dove possiamo trovare la forza, lo slancio e l’impulso per farlo?
Paolo inizia la sua lettera proprio parlando di questo. Ricorda a Timoteo all’epoca e ad ognuno di noi oggi, che colui che ci ha rivolto questa chiamata è lo stesso che ci ha salvati dalla condanna eterna a causa del nostro peccato.
Infatti, non ci ha salvati a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall’eternità, e che è stata manifestata con l’apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita. (1:9-10)
Sulla base di questo, insistiamo nel condividere Gesù, che la situazione sia favorevole o sfavorevole.
Andrea Becciolini
(Staff GBU Firenze)