Come far conoscere il GBU nella propria università attraverso una guida per studenti
I gruppi di Milano, Firenze e Torino hanno sperimentato la distribuzione di una guida “di sopravvivenza” per gli studenti delle loro città, progettandola a partire dalla loro esperienza di universitari. Quali possono essere dei suggerimenti per chi volesse riproporre questa idea nella propria facoltà?
1. Fate qualcosa di bello e utile per i vostri compagni
Una guida è l’occasione per mostrare in modo pratico amore ad altri studenti, dando loro prova che come cristiani siamo interessati a loro e attenti ai bisogni del contesto in cui siamo inseriti. Non siamo alieni ma persone che, come loro, hanno cercato disperatamente i posti più economici dove mangiare e le aule meno affollate dove studiare durante la sessione e ora sono disposti a condividere la loro esperienza.
2. Presentate il GBU
Mense, trasporti, campi da gioco, distributori d’acqua, copisterie: è importante personalizzare la guida in base alla propria università, ma non dimentichiamoci di riservare uno spazio per parlare del GBU! Centinaia di studenti riceveranno la guida, magari correndo a prendere un mezzo o a lezione, ma avranno l’opportunità di scoprire, forse per la prima volta, che esiste un gruppo nella loro facoltà che si incontra per leggere la Bibbia e organizza anche eventi extra universitari. A Milano è capitato che un ragazzo credente in Erasmus trovasse così il GBU, è diventato poi un membro fedelissimo. Non dimenticatevi di fare riferimento alla pagina Facebook e al profilo Instagram del vostro gruppo.
3. Usate un tono leggero e amichevole
Ci sono già abbastanza comunicazioni ufficiali, indicazioni che arrivano dall’università e dalle segreterie; parlate agli studenti da studenti! La vostra è un’esperienza di prima mano, usate toni leggeri, informali e divertitevi! Un’idea può essere inserire dei veri e propri consigli di vita come: “Organizza il tuo tempo, datti un limite con Netflix” o “Varia il tuo pranzo, difficilmente sopravviverai a una triennale mangiando solo pasta con il tonno”. Giocate con riferimenti ai vostri specifici spazi, orari e corsi. Ci sono personaggi o eventi degni di nota? Questo è il momento di tirarli fuori.
4. Contattate qualcuno che abbia esperienza grafica
I contenuti sono fondamentali, ma una corretta impaginazione e una scelta coerente di stili e colori renderà tutto più leggibile e gli studenti lo riceveranno con più facilità. Non dimenticate che è possibile contattare il GBU per i file delle guide progettate in passato in modo da avere già una base su cui lavorare.
5. Stampate con anticipo
Organizzarsi in tempo per la stampa permette di risparmiare e sfruttare il budget per ottenere il massimo numero di guide! La stampa online è spesso la soluzione più economica, un sito tra tutti https://www.pixartprinting.it. Torino e Milano, ad esempio, hanno scelto un formato che ripiegato metteva a disposizione 12 facciate. La vostra è un’università internazionale? Usate un lato per le informazioni in italiano e l’altro per quelle in inglese, duplicherete le possibilità di fare contatti!