Questo mercoledì notte migliaia di persone nelle zone di Accumuli, Amatrice, Arquata e Norcia si sono svegliate al rombo e al movimento lacerante del terremoto. Per molti di loro la vita non sarà più la stessa. Ciò che hanno costruito è stato distrutto, persone che amavano sono morte, alcuni di loro sono in ospedale lottando per la sopravvivenza.
Non ci sono grandi città universitarie nelle zone colpite e quindi forse l’evento non ci toccherà direttamente, perché non avremo studenti GBU con cui piangere o da incoraggiare e aiutare, però l’indifferenza non può essere l’atteggiamento di un cittadino e di un cristiano.
Anche se non sei direttamente coinvolto, anche se abiti lontano dall’epicentro del sisma, devi sentirti toccato. Siamo chiamati da Gesù Cristo a coinvolgerci nella realtà che le persone intorno a noi vivono. “Condividere Gesù da studente a studente” non significa solo condividere il piano di salvezza di Dio, ma anche amare il prossimo.
Come possiamo amare il prossimo in questa situazione?
In questi giorni abbiamo una possibilità molto pratica per farlo. Sono infiniti i modi con cui puoi amare le persone delle zone coinvolte dal sisma: pregare, telefonare a qualcuno che vive nella zona e non vedi da anni, donare soldi, donare sangue, chiamare le associazioni che sono coinvolte negli aiuti (evangeliche e non) per partire come volontario quando sarà il momento…
A me piacerebbe vedere gli studenti GBU in prima linea… se avete suggerimenti su come potremmo muoverci come GBU per fare qualcosa, scrivetemi!
Johan Soderkvist – johan@gbu.it