È la terza volta che partecipo alla Festa GBU.
È sempre un’opportunità speciale di crescita spirituale e personale, oltre che un’occasione per ritrovare amici da tutta Italia.
Quando sono state aperte le iscrizioni qualche mese fa, non ho esitato a iscrivermi, e non ero il solo! Vari ragazzi del nostro gruppo di Torino si erano iscritti, anche perché ci saremmo dovuti occupare del famoso BAR! Eravamo eccitati all’idea e stavamo incoraggiando anche i nuovi membri del gruppo a venire con noi.
Purtroppo, però, a un certo punto è arrivata la mail che non avrei voluto ricevere…
Niente Festa per colpa del Coronavirus, tutto rimandato al 2021. È stato un dispiacere, ma la mail diceva anche che ci saremmo incontrati comunque online. Non avevo grandissime aspettative, ma è stato incoraggiante constatare che avremmo avuto modo di fare qualcosa nonostante le difficoltà del periodo.
Pochi giorni prima dell’inizio della festa, ho visto il programma e mi son dovuto ricredere perché non mi aspettavo fosse così ricco. Era quasi come il programma di un giorno alla vera Festa, ospite speciale compreso! Wow! Così ho avviato l’iscrizione e mi son ritrovato a scegliere quali seminari seguire: anche quest’anno c’erano varie opzioni piuttosto interessanti.
Poi è arrivato il 25 aprile, il gran giorno.
Ho partecipato a tutti gli eventi e ne sono stato davvero colpito: non mi aspettavo di vedere così tanti studenti collegati insieme! Il messaggio iniziale e i seminari mi hanno fatto riflettere sul mio futuro, mi hanno aiutato a rimettere a fuoco le priorità, mi hanno incoraggiato a progredire nella ricerca della volontà di Dio per la mia vita e mi hanno spinto a coltivare la vita di preghiera in modo da poter sperimentare la presenza e potenza di Dio in ogni situazione. Come ogni anno, mi ha arricchito il fatto di potermi confrontare con altri studenti che combattono battaglie simili alle mie, l’ho apprezzato molto.
È stato un privilegio anche poter assistere all’intervista a Lindsay Brown, una mente davvero brillante.
Ma i momenti che mi hanno colpito di più sono stati l’incontro di preghiera e il discorso conclusivo di Johan. Durante le preghiere si percepiva l’unità nello Spirito di tutti i partecipanti (circa 80) nonostante la distanza!
Invece Johan mi ha fatto commuovere quando parlato del periodo in cui nacque il GBU in Italia 70 anni fa e ci ha fatto vedere alcune foto storiche, oppure quando ha fatto vedere la foto della scorsa Festa GBU. Le prime mi hanno fatto sentire parte di un’opera e di un servizio per il Signore che va avanti da molto tempo; sono profondamente onorato di poter collaborare con il GBU e sono contento di vedere come Dio continui a benedire i nostri gruppi e a usarli come strumento per portare degli studenti a Lui. La seconda invece ha suscitato in me tanta nostalgia di quei bellissimi momenti!
Dopo la chiusura della videochiamata ho scoperto che non ero stato il solo di Torino a essersi commosso e che eravamo tutti entusiasti e desiderosi di poter avere altri incontri del genere in futuro.
Per me la Festa GBU online è stata una boccata d’aria fresca in questo periodo di reclusione in casa. Spero tanto di poter partecipare dal vivo alla Festa del prossimo anno!
Luca Montaldo
(coordinatore GBU Torino)