Tempo di lettura: 2 minuti

Una Comunione particolare

L’esperienza a Revive mi ha lasciato un senso profondo di comunione. Eravamo migliaia di persone da tutta l’Europa, uniti per lo stesso scopo. C’è stata la possibilità di studiare la parola, lodare, pregare e sognare insieme con persone che non conoscevo da prima. Nonostante questo ci siamo subito capiti e connessi.

Tutto questo mi ha dato tanta gioia ma mi ha anche lasciato perplessa. Mi sono chiesta: “Quando mai è così facile sentirsi parte di un gruppo fin dall’inizio?”. Credo che quando questo succede, significa che c’è qualcosa che va oltre un raduno o una conferenza tipica. Penso che avere un’unione del genere sia possibile solo nello Spirito Santo.

Guardandomi dentro

Revive mi ha spinto a pensare a come sto vivendo nella quotidianità. So nel mio cuore di voler crescere spiritualmente e vivere la bellezza del rapporto intimo che possiamo godere con Gesù. Allo stesso tempo, so che non viene sempre così facile. Gli impegni giornalieri spesso occupano tanto spazio ed energia nella mia giornata. Se voglio arrivare ad una meta, ho bisogno di avere un’idea di come poterla raggiungere. In un certo senso, sono stata confrontata da me stessa.

Dio mi ha spinto a prendere sul serio il fare la mia parte. Organizzare le mie attività, avere il tempo sufficiente e fare il necessario per assicurarmi che non mollo anche nel caos della quotidianità, anche nei momenti quando non avrei voglia. È stato utile prendere del tempo per valutare come avrei potuto fare certe cose diversamente quando sarei tornata a casa.

Creature relazionali

Ho creato un piano insieme a un’amica per aiutarci a vicenda nel nostro cammino con Gesù. Abbiamo pensato di chiederci, ogni tanto, a vicenda: “Come va il tuo rapporto con Dio?”. Siamo stati creati esseri relazionali. A Revive è proprio diventato chiaro come il Signore desidera che veniamo insieme a Lui, lodandolo e aprendoci a una comunione sincera come corpo di Gesù. Non voglio essere capita male. Non si tratta di piani o di forza mentale per arrivare a Gesù, ma della decisione di cercarlo nonostante le circostanze.

Non da noi ma dallo Spirito

Quando sono e siamo toccati dalla verità che parla al cuore, viene generata una voglia di cercare la volontà del Signore a dimorare nella Sua presenza. È questo che ho sperimentato a Revive. È un lavoro dello Spirito Santo, è Lui che ha mosso e rigenerato qualcosa in me, grazie alla Sua grazia. Mi sono ricordata di come Dio ha tutto nelle sue mani. Non mi chiede altro che andare ad affidarmi a Lui con un cuore sincero e aperto, come ho fatto nel decidere di andare a Revive, un posto dove lo scopo era cercare il Signore. Non devo fare o saper dire qualcosa in particolare. Sarà Egli a parlarmi, dare soluzioni e risposte.

Questo è vero per me come per chiunque Lo cerchi. Ho il privilegio di fare parte di qualcosa di molto più grande di me, grazie a ciò che Gesù ha fatto, insieme ad altri nella sua chiesa universale.

 

Taina Moisander
(OM Italia – team anti-tratta)