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Come nasce un gruppo GBU

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Sono molto felice di poter condividere con voi alcune delle cose che sono successe qui a Padova negli ultimi mesi. Come forse già sapete, da un po’ di anni mancava un gruppo GBU stabile nell’Università di Padova, io l’ho scoperto quando nell’ultimo anno del liceo stavo valutando le varie università nelle vicinanze e contemporaneamente mi stavo informando sui vari gruppi GBU.
Assieme alla tristezza del non avere trovato nessuno, cresceva anche il desiderio nel mio cuore di poter iniziare qualcosa, un desiderio che ha iniziato a prendere forma solo con l’inizio di questo anno accademico quando un mio caro amico, che per anni è stato coordinatore del gruppo GBU di Pisa, mi ha messa in contatto con Chris.
Verso metà ottobre, dopo poche settimane, ci siamo trovati per vedere cosa si poteva fare e pregare per la nascita di un gruppo. Nel frattempo si era aggiunta anche Emily, una ragazza inglese venuta a Padova per l’Erasmus. Ringrazio il Signore per come ha guidato ogni cosa nel corso di questo semestre, quello che sembrava incerto e difficile Lui lo ha reso possibile! Al primo incontro eravamo già in quattro, si erano GBU Padova 1aggiunte altre due ragazze: Jessica e Gloria. Nessuna di noi aveva avuto altre esperienze con il GBU, dopo l’iniziale smarrimento e la timidezza che all’inizio provavamo, il nostro primo incontro si è svolto con molta serenità ma al tempo stesso con molta emozione: abbiamo avuto l’opportunità di conoscerci un po’, di condividere le nostre testimonianze e pensare a come organizzare gli incontri del nostro piccolo gruppo. Stava nascendo finalmente qualcosa di concreto, una risposta alle nostre preghiere e speranze e ancora una volta ho potuto vedere come il Signore non tarda a dare una risposta a coloro che vogliono servirLo. Abbiamo deciso di meditare insieme il Vangelo di Giovanni, considerandolo un ottimo punto di partenza grazie alla ricchezza delle verità che contiene. Dopo qualche settimana altri tre ragazzi (Marco, Elia e Naomi) hanno iniziato a frequentare i nostri incontri. La loro presenza è stata un ulteriore incoraggiamento e insieme abbiamo proseguito con la lettura e la meditazione di Giovanni.
Una delle cose che più ci dà gioia è il fatto che insieme riusciamo a far emergere dalla lettura dei brani degli aspetti che in precedenza non avevamo considerato, a riflettere seriamente sul significato di ogni singolo versetto, arricchendoci così a vicenda e portando a casa ogni settimana degli insegnamenti preziosi.


Un altro ragazzo erasmus si è aggiunto recentemente al gruppo mentre Jessica qualche settimana fa è ritornata a casa sua in Germania; la sua partenza è stata per noi un momento di tristezza ma anche di gratitudine per il tempo che abbiamo speso insieme.
La nostra richiesta di preghiera è quella di poter crescere sia numericamente che spiritualmente, chiediamo a Dio di poter avere un impatto significativo nella nostra università e di darci la forza di essere una testimonianza, superando le timidezze che spesso rappresentano un ostacolo.
Il nostro desiderio come gruppo è quello di poter essere sempre più aperti verso il mondo universitario che ci circonda e, come dice il motto del GBU, condividere Gesù da studente a studente, con i nostri compagni di corso, coinquilini ed amici. Nonostante le preoccupazioni e le piccole difficoltà siamo davvero grati a Dio per quanto ci ha dato fin ora, in ognuno di noi c’è il desiderio di servirlo e la speranza di riuscire a farlo nel modo migliore.
Concludo con questo versetto perché credo che rappresenti quello che abbiamo sperimentato fin
ora durante i nostri incontri.
«Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lí sono io in mezzo a loro». Matteo 18:20

Adelina Puscasu
(GBU Padova)

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