Tempo di lettura: < 1 minutoQuando, ormai tre anni fa, il gruppo di Verona ha preso vita assomigliava un po’ a un bambino, piccolo e con tanta voglia di fare ma con poche capacità.
Le due coordinatrici, e pressoché uniche partecipanti di allora, avevano un’energia e un entusiasmo coinvolgenti che venivano certamente da Dio e sono uno dei motivi per cui chi scrive oggi le ha volute sostituire quando se ne sono andate (Iris si è laureata da poco in giurisprudenza e Valentina in economia). Voglio quindi ringraziare Dio per la forza e la determinazione che ha dato a queste ragazze e per il lavoro che hanno fatto a Verona.
Oggi, tre anni dopo, anche se nell’ultimo incontro eravamo in 11 ci sentiamo ancora un gruppo piccolo perché in università ci sono più di 22.000 studenti che perlopiù non conoscono Gesù; così, per poter fare nostro al meglio il motto GBU, abbiamo deciso di partecipare al bando universitario per diventare gruppo riconosciuto all’interno dell’ateneo e poter organizzare eventi nelle varie facoltà. Visti i requisiti che richiede l’università per questo bando, credo che servirà un miracolo, tuttavia con il gruppo di tre anni fa condividiamo qualcos’altro: crediamo nel Dio dei miracoli.
Ringraziamo quindi Dio per tutti gli studenti che hanno cominciato a frequentarci e per quelli hanno finito di studiare; per l’aula che siamo riusciti a trovare per incontrarci e per le amicizie che sono nate nel gruppo; e a Lui preghiamo per il bando che ci sarà a maggio, per i ragazzi a cui abbiamo parlato di Gesù in università e perché ci faccia sentire l’urgenza e l’importanza di dover condividere con tutti quello che Gesù ci ha dato.
GBU Verona ha cominciato a pregare e saremmo entusiasti se lo facessi con noi.