Di Maria Chiara Squeo, coordinatrice GBU Urbino
La Festa GBU 2025 si è conclusa da pochi giorni, e nel mio cuore risuonano ancora tutte le benedizioni vissute. Quest’anno, ha avuto qualcosa di unico – come ogni edizione, certo, perché ogni festa GBU è speciale – ma in modo particolare, questa volta ha toccato corde nuove nel mio cuore.
Chi sono
Mi chiamo Maria Chiara, coordinatrice del GBU di Urbino. Questa è la mia quarta festa GBU, in presenza – senza contare quella online durante il periodo della pandemia. Ogni anno torno a casa con il cuore colmo: incoraggiata, rinnovata, più carica, con un desiderio ancora più forte di proclamare il Vangelo con coraggio.
Un desiderio per gli altri
Quest’anno, però, il mio sguardo non era rivolto solo a ciò che Dio avrebbe fatto in me, bensì a ciò che avrebbe compiuto negli altri, nei membri del mio gruppo GBU. Pregavo e desideravo con tutto il cuore che anche loro potessero sperimentare la gioia e la potenza che ho vissuto negli anni passati. In un certo senso, pensavo di sapere già cosa aspettarmi, che non ci sarebbero state sorprese per me.
Eppure, Dio è sorprendente. Non smette mai di parlare, di incoraggiare, di toccare profondamente il mio cuore in modo nuovo. La Sua Parola è luce, e parla con chiarezza e potenza. Parlando con un’amica del mio gruppo, mi ha confidato quanto partecipare alla Festa GBU sia stato per lei un dono del Signore. Ha descritto ogni momento come “meravigliosamente unico e prezioso”. Ciò che l’ha colpita di più è stato sentire un amore profondo nel suo cuore, nonostante non conoscesse nessuno. Ha scoperto e vissuto la realtà della famiglia spirituale, che va oltre la nazionalità, la lingua, ogni differenza. Questo è l’amore di Dio: un amore che va oltre ogni logica umana.
Un Regno diverso
Il tema della Festa 2025 era “Per un regno diverso”, tratto dal libro del profeta Daniele. Un libro che ci mostra chiaramente che Dio trionfa su ogni opposizione, e come il Suo Regno sia eterno e incrollabile, radicalmente diverso da quelli umani. L’incoraggiamento è quello di non focalizzarci sulle nostre sconfitte ma sulla vittoria già compiuta da Dio. Spesso ci sentiamo pochi, deboli, irrilevanti in un mondo che sembra correre in tutt’altra direzione. Ma non siamo in minoranza: siamo figli del Re, di un Regno che non finirà mai. Questa è la verità potente che ha fatto da filo conduttore a ogni momento vissuto insieme.
“Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio dura di generazione in generazione.”
Daniele 4:3b
Una preghiera che unisce
Un momento che mi ha particolarmente incoraggiata è stato quando ho avuto l’opportunità di guidare la preghiera del mattino. Davanti a me c’erano tutti questi ragazzi, svegli presto, pronti a lodare Dio insieme. Non era scontato: vedere cuori giovani uniti nella preghiera, così sinceri e desiderosi di intercedere, mi ha profondamente toccata. In quel momento ho capito ancora di più quanto Dio stia operando nelle nostre vite, non solo individualmente, ma come un corpo.
Una visione condivisa
La festa GBU è qualcosa di straordinario: decine di studenti e staff uniti da un solo desiderio, quello di condividere Gesù da studente a studente. È una visione che si respira, che si vive, che infiamma i cuori.
Sono riconoscente a Dio per ogni persona che ha reso possibile questa Festa. È evidente che nulla è stato fatto per caso: ogni dettaglio, ogni parola, ogni incontro era parte di un disegno più grande. Sono profondamente grata per come Dio sta operando nel mio gruppo, nella mia vita, nel movimento GBU. Il Suo Regno è davvero in mezzo a noi. La sfida ora è continuare a vivere con lo stesso entusiasmo anche all’università, nel quotidiano. Ma so che Dio è con me anche lì. Il Regno diverso comincia proprio da lì.
Un invito per te
Se non hai mai partecipato a una Festa GBU, lascia che ti dica questo: non perderti la prossima. È molto più di un evento: è un’esperienza di incontro reale con Dio, insieme ad altri studenti come te. Ti cambia. Ti rinnova. E ricorda chi sei: figlio di un Re che regnerà per sempre.