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FESTA GBU 2022: Fuori Sede

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Esistono pochi contesti simili all’università, dal punto di vista spirituale. Ogni giorno siamo assaliti dalla presupposizione che tutti i beni più alti siano raggiungibili se, come esseri umani, ci impegniamo abbastanza per ottenerli. Nelle facoltà di oggi, c’è poco spazio per il mondo spirituale; al massimo, esso viene relegato alla sfera privata, personale, che non ha nulla a che fare con la vita comune o con il progetto universitario. Nelle nostre aule, dunque, la sfera socio-fisica e la sfera spirituale sono completamente separate, staccate.

Sia all’ateo aggressivo che al tipico studente disinteressato, la persona che vuole affidarsi completamente a Gesù sembrerà strana, un po’ troppo strana, forse anche un po’ pazza.  Accademicamente, la fede è spesso vista come una debolezza, una mancanza, un qualcosa che impedisce la sapienza, che trattiene la mente umana dal suo massimo potenziale. Come può qualcuno appartenere a Gesù e contemporaneamente nuotare in queste acque universitarie? È facile per uno studente credente sentirsi come un pesce fuor d’acqua, sentirsi proprio fuori sede.

Ma questa esperienza non è per nulla esclusiva dell’università moderna.

Sin dall’inizio del cristianesimo, i credenti sono stati considerati “fuori” dalla loro società – sin dall’inizio è stato chiaro al mondo che c’è qualcosa di diverso in questi “cristiani”, che la loro adunanza non era uguale a quella dei loro vicini, della maggior parte della loro società. Per questo la chiesa in quei primi anni soffrì fortemente per mano di quelli che gli stavano intorno. Così grave era il problema, che alla prima generazione di credenti, l’apostolo Pietro scrisse una lettera chiamandoli “stranieri e pellegrini” su questa terra – incoraggiandoli a non arrendersi, ma a resistere, ad andare avanti, anche a gioire in mezzo delle loro sofferenze, a motivo delle grandi benedizioni che avevano ricevuto da Dio. Sarà questa lettera il nostro punto di partenza per la tanto attesa FESTA GBU!

Cosa vuol dire oggi essere straniero e pellegrino?

Che cosa implica per noi oggi, essere fuori sede? Questo sarà il tema principale di quest’anno. Avremo con noi due ospiti specialissimi: Stefano Mariotti, pastore della Chiesa la Piazza di Budrio (BO) che ci porterà delle meditazioni da 1 Pietro su questo tema, e Lindsay Brown, precedentemente segretario generale di IFES, il movimento globale del quale il GBU fa parte. Lindsay condividerà alcune sue riflessioni su oltre 40 anni di esperienza del ministero studentesco.

Oltre a questi momenti fantastici, la FESTA GBU rappresenta il momento principale dell’anno in cui studenti da tutta la nostra penisola possono riunirsi tutti insieme IN PRESENZA per 4 giorni di workshop, di preghiera e lode al Signore, di musica, di attività sportive, e tanto tempo insieme faccia a faccia – una gioia che ci manca ormai da quasi 3 anni! Saranno giorni indimenticabili, assolutamente da non perdere!

Ci vediamo lì! 

Simon Cowell
(Staff GBU Bari)

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